Resezione transuretrale della prostata
L'intervento consiste nell'asportazione dell'adenoma prostatico tramite uno strumento endoscopico miniaturizzato che viene inserito per le vie naturali per cui passa l'urina ovvero per via uretrale.
L'intervento ha lo scopo di rimuovere l'ostruzione allo svuotamento vescicale determinata dall'aumento di volume della prostata. Di solito si esegue in anestesia generale o loco-regionale (peridurale o spinale) ed in caso di calcolosi vescicale associata l'intervento prevede anche la rimozione dei calcoli. Il paziente è posto sul lettino a gambe divaricate sorrette da appositi supporti. Nel corso dell'intervento la vescica viene distesa con una soluzione irrigante e attraverso di apposite energie (bipolare o LASER) si rimuove il tessuto prostatico causa dell'ostruzione.Dopo l'intervento viene posizionato un catetere vescicale con un lavaggio della vescica chiamato cistoclisi che permette di prevenire la formazione di coaguli dentro la vescica. Nei giorni successivi all'intervento verrà quindi rimosso il catetere con la ripresa della normale minzione.
Quando ricorrere ad un intervento chirurgico?
L'intervento è indicato in quando i sintomi dell' IPB peggiorano nonostante il paziente sia già sottoposto a cure mediche e farmacologiche o quando i sintomi stiano alterando la qualità di vita del paziente modificando le normali attività quotidiane o lavorative. L'intervento ha un ottimo esito ripristinando il normale flusso urinario e consentendo una completa autonomia nella gestione della minzione senza più ricorrere a terapie farmacologiche.
Crediti: BJU International